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20230614 L'era della post-scienza

Nel tempo della post-verità, che una affermazione sia vera o falsa non fa alcuna differenza. Vero e falso smettono di essere un sistema booleano per assumere uno stato di indeterminazione che può essere trascinato in una direzione o nell'altra a seconda dell'interesse di chi diffonde l'informazione o del pregiudizio di chi la riceve.

Probabilmente è tempo di riconoscere che lo stesso valga anche per la scienza. Ci avviamo verso una era di post-scienza in cui metodi formalmente scientifici possono essere utilizzati per dimostrare tutto ed il suo contrario in un abbraccio mortale in cui la comunicazione spregiudicata da un lato e la comunità scientifica dall'altro hanno entrambe gravi responsabilità.

Probabilmente sarà capitato anche a voi almeno una volta nella vita. Di fronte a qualcuno che fa una affermazione strampalata ed inconsistente viene naturale chiedergli di indicare una fonte, di dare consistenza alle sue parole. Molto spesso tanto basta a svelare il bluff e a rimettere le cose nel giusto ordine. Tuttavia se il nostro immaginario interlocutore avesse un minimo di confidenza con Internet, non faticherebbe affatto a fornirci la prova provata delle proprie affermazioni sotto forma di articolo giornalistico, di documento formale e probabilmente anche di paper scientifico.

Il fatto è che all'interno di quelle che chiamiamo pubblicazioni scientifiche è possibile trovare letteralmente qualsiasi cosa a patto di riuscire a tradurre la propria sgangherata teoria in termini inglesi equivalenti. Volete dimostrare che la Terra sia piatta? Che le bevande alcoliche siano salutari? Che gli extraterrestri visitino periodicamente il nostro pianeta perché amano la cucina di Bulma? Bene, probabilmente non fatichereste molto a trovare almeno una pubblicazione che vi dia ragione o quantomeno fornisca una stampella per la vostra idea. Ci si potrebbe arrivare facilmente già da un motore di ricerca generico ma abbondano anche i database specializzati, da Google Scholar ad Academia.org giusto per citarne due.

Il fatto è anche che ciò che etichettiamo come scienza nella maggior parte dei casi scienza non è. Lo spartiacque che separa inesorabilmente il concetto moderno di scienza dal groviglio di esperienze, metodi, suggestioni e alchimie che lo hanno preceduto si chiama metodo scientifico e fa della sperimentazione e della riproducibilità dei risultati i suoi cardini. Molta parte di quello che sui media viene etichettato come scienza non segue il metodo scientifico, non produce risultati sperimentali analizzabili e non è riproducibile per l'inconsistenza della metodologia applicata.

E non parliamo di esperimenti ad elevata singolarità come quelli che avvengono nel Large Hadron Collider presso il CERN di Ginevra, la cui riproducibilità da parte di terzi è sostanzialmente impossibile. Ma di ben più comuni asserzioni scientifiche le cui basi non reggono la ben ché minima verifica sperimentale. Vuoi dimostrare che l'alimento A non è nocivo? Fai una bella ricerca scientifica evidenziando come in A sia presente anche la sostanza B e come quest'ultima abbia effetti positivi su questo o quell'altro parametro. Poco importa che la percentuale di B in A sia ridicolmente al di sotto di ogni livello vagamente significativo e che comunque il resto dei componenti di A sia dannoso. Il nostro alimento A magicamente diventa un toccasana. Vuoi dimostrare che l'umanità andrà in contro ad estinzione certa entro il prossimo lustro? Prendi un po' di dati a caso, li inserisci in un modello matematico, correggi qualche fattore... ed ecco la tua apocalisse climatica. E Non importa che i modelli matematici che hai usato siano altamente sperimentali, che abbiano una incertezza elevatissima, che siano estremamente sensibili alle condizioni di innesco, che scegliendo un set di dati differenti portino a scenari opposti. La scienza ormai si è pronunciata, moriremo tutti!

E forse c'è persino di peggio. Lo psicologo che passa più tempo in televisione che nel suo studio e che mettendo in croce due informazioni di terza mano traccia profili psichiatrici dettagliati sta facendo scienza? Sta usando il metodo scientifico? I risultati a cui giunge sono riproducibili da terzi e conducono alle stesse conclusioni? La realtà è che la psicologia e la psicoanalisi in particolare non sono scienza o se non altro non lo sono in senso galileano. La miracolosa cura contro un grande male che promette di salvare milioni di vite e poi però miseramente fallisce al primo test indipendente è scienza? Il generatore energetico che promette una efficienza maggiore di uno, ma che non può essere esaminato da nessuno per tutelare il brevetto è scienza? Tutto il vortice di pubblicazioni, articoli, documenti sulla medicina alternativa che si basano su campioni statistici a dir poco evanescenti, è scienza?

Forse dovrei semplicemente farmene una ragione. In fondo viviamo in un mondo in cui milioni di persone leggono quotidianamente un oroscopo, si fanno fare le carte, si affidano alla numerologia, comprano pillole miracolose magicamente scoperte leggendo una mail. Il livello purtroppo è questo qui.

#A2023 #Scienza #eMail