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20230216 Due parole su Bing AI

Ebbene sì, mi sono messo in lista per provare in anteprima la nuova versione del motore di ricerca Bing integrata con l’intelligenza artificiale (AI) di OpenAI/ChatGPT. L'attesa è stata breve e dalla serata di ieri sono stato abilitato all'uso di questa nuova interfaccia. Unico intoppo è la necessità -almeno per il momento- di usare il browser Edge da PC o l'app di Bing da smartphone per sbloccare tutte le funzionalità disponibili.

Ovviamente è prematuro trarre delle conclusioni in così poco tempo, per cui considerate ciò che segue come una presa di contatto iniziale e nulla più. Di base Bing funziona come in precedenza ma presenta una sezione in più chiamata semplicemente Chat da cui si accede all'interfaccia di Bing AI. Altri riferimenti a questa funzione si trovano sparsi nella classica interfaccia di ricerca. L'impostazione di Bing AI ricorda molto quella di ChatGPT ed è presentata come chat a due tra l'utente e l'intelligenza artificiale. Un messaggio in testa alla discussione avvisa che la funzione è sperimentale e che non vi è garanzia di correttezza. Normale prudenza.

Con Bing AI si può chattare in italiano ed in linguaggio naturale. L'approccio linguistico è quindi differente da quello a cui siamo abituati nei motori di ricerca tradizionali in cui si accumulano parole chiave nella casella di ricerca. Qui al contrario è opportuno formulare le proprie richieste in una forma naturale che faciliti la corretta interpretazione della domanda ed il buon reperimento delle risposte.

L'interazione ricalca molto quanto visto con ChatGPT anche se la base di codice usata da Bing dovrebbe essere più avanzata. Inoltre, quando necessario, Bing AI integra le proprie risposte indicando una o più fonti di riferimento. Formulata una richiesta, l'elaborazione richiede diversi secondi e la risposta si materializza poco per volta simulando una classica chat. Immagino che questi espedienti siano pensati soprattutto per bloccare accessi automatici ed un uso intensivo delle risorse.

Ho posto a Bing AI domande di storia, geografia, informatica, cucina, letteratura. Le ho chiesto di comporre un haiku, di scrivere una storia indicandole argomento ed ambientazione, di creare uno storyboard per uno specifico argomento. In tutti questi contesti la risposta è stata sorprendentemente efficace, mediamente più di quanto si otterrebbe visitando i primi siti consigliati da un motore di ricerca per analogo argomento. Bing AI è per altro in grado di adattare la risposta a seconda della richiesta; si può ad esempio chiedere una risposta non più lunga di un certo numero di parole o di formulare la risposta come una ricerca scolastica o di limitare l'argomento ad un certo numero di punti salienti.

Da un punto di vista tecnico, il risultato è semplicemente sorprendente. L'impressione è davvero quella di trovarsi di fronte ad una svolta destinata a cambiare le basi stesse della ricerca di informazioni online. Questo ovviamente non significa che non esistano problemi di natura tanto tecnica quanto etica, come del resto è tipico per tutte le tecnologie di frontiera. Sarà il caso di riparlarne non appena il tempo me lo permetterà.

#A2023 #Bing #AI #OpenAI #ChatGPT

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