ARC_02
La prima versione di questo articolo è stata pubblicata il 14 giugno 2013 su quello che al tempo era il mio blog su Blogger/Blogspot. Da allora molte cose sono cambiate ma non il senso di frustrazione verso quel che è diventata Internet negli anni. Ho ritrovato il testo in un mio vecchio backup e ho pensato di ripubblicarlo qui. Buona lettura.
Ogni giorno quando avvio il PC partono in sequenza l'antivirus, il firewall e l'antidialer. E' così da anni e nel complesso questo sistema ha retto bene. Ma ad ogni aggiornamento di versione tutto si fa più pesante, più lento, più lungo da scaricare. Avrei voluto usare Linux in maniera sistematica ma il mancato supporto per pezzi importanti del mio hardware alla fine ha avuto la meglio. Ne terrò conto quando (e se) deciderò di fare nuovi acquisti.
Uso Firefox da prima che uscisse la versione 1.0. Lo conosco alla perfezione, so dove agire, cosa modificare, mi offre un controllo granulare di ogni cosa. Ma anche Firefox di versione in versione diventa più avido di memoria e di cicli di CPU. Lo utilizzo con una stretta politica di blocco degli script, che è poi il modo più semplice per stare lontani dai rischi di infezione via web. Ma poi ci sono i siti fighetti che usano JS anche per un fo**uto menù, ed i siti permalosi che ti fanno la ramanzina se non possono intasarti lo schermo di pubblicità su misura.
Scarico la posta con Thunderbird perché preferisco averne una copia locale. Ma non passa giorno in cui non arrivino decine di messaggi spam ed almeno un paio di tentativi di phishing. Non ci faccio più caso ma è comunque tempo che si perde o si sottrae ad altro. Potrei ovviamente filtrarli all'origine ma troppi messaggi leciti verrebbero bloccati e troppi indesiderati passerebbero lo stesso. E non basta neppure essere morigerati nel diffondere il proprio indirizzo perché troverai sempre qualcuno che si fa fregare la rubrica dal trojan di turno o che più banalmente ammassa indirizzi nel campo [A:] perché usare il [CCN:] è roba da smanettoni.
Uso Google quasi di continuo ma per qualche ragione i risultati mi sembrano sempre meno pertinenti, affogati in un rumore di fondo che distorce ogni cosa. Un paio di click sbagliati ed il virus te lo scarichi ed installi da solo. Pseudo siti sostanzialmente vuoti spiccano al vertice di ogni ricerca. Il paradigma del più recente è meglio falsa completamente i risultati relegando le cose migliori dopo la decima pagina. Un peccato.
Qualche anno fa avrei affrontato tutto questo fuoco concentrico come una sfida. Un'occasione per approfondire nuovi argomenti, per cercare nuove soluzioni. Oggi invece la stanchezza prende spesso il sopravvento e da sola trasforma le sfide in ben più frustranti incombenze. E così mi ritrovo spesso a staccare tutto e lavorare offline. A far degenerare una immensa rete in un nodo isolato dove tutto è sotto controllo e si può anche abbassare la guardia.