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Il tempo è poco, gli interessi cambiano, gli impegni si accumulano. Capita così di perdere di vista progetti che in passato ci avevano appassionato o magari ci avevano tratto d'impiccio in situazioni disperate. Questa è una carrellata senza testa ne coda di software interessanti che arrivano dal mio passato e che di tanto in tanto vado a ripescare.
Protagonista assoluto degli anni Duemila, VLC Media Player ha rappresentato una rivoluzione per gli utenti Windows. Nato all'École Centrale Paris ha offerto per la prima volta un riproduttore multimediale davvero universale capace di aprire la stragrande maggioranza dei file audio e video. Per di più scavalcando la sempre vacillante tecnologia dei codec di Windows. Il mio primo incontro con il cono arancio risale alla versione 0.8.4, che a discapito della numerazione offriva già un supporto eccezionale. La 1.0 arrivò nel 2009, la 2.0 nel 2012 e la 3.0 nel 2018. Da allora si sono succedute solo versioni minori, anche se una release 4 sembra essere in sviluppo. I pregi sono sempre gli stessi: compatibile con ogni genere di file multimediale su qualsiasi supporto, incluso lo streaming. Anche i difetti in fondo sono rimasti sempre quelli: interfaccia macchinosa ed una certa lentezza.
Se avete letto in passato altre mie farneticazioni, potreste sapere che non mi piace correre dietro alle nuove tecnologie, e che quindi spesso il mio hardware sfida le leggi dell'obsolescenza più assoluta. Quando i maggiori produttori di Antivirus si disinteressarono di Windows Xp (nel senso che continuavano formalmente a supportarlo ma erano ormai tarati per hardware molto più potenti) sui miei PC arrivò ClamWin. Leggerissimo ed opensource, utilizza il database di ClamAV in una interfaccia spoglie che ricorda i vecchi canoni di Windows 9x. Dalla pagina delle news il progetto sembrava essersi fermato al 2018 con la versione 0.99.4. Poi è arrivato un brusco risveglio nella primavera scorsa con l'emergere di una incompatibilità con i nuovi engine di ClamAV. Problema sistemato con ClamWin Free Antivirus 0.103.2.1 rilasciato lo scorso 7 giugno. I pregi li ho già elencati, forse l'unico difetto è l'assenza di un modulo real time, una funzione che per un certo periodo sembrò prossima all'introduzione. Dateci un'occhiata se vi piacciono le cose semplici e poco invadenti.
Altra piccola verità che ripeto spesso: le suite di programmi d'ufficio sono spropositate per l'uso che mediamente se ne fa. Un po' come noleggiare un autotreno per andare a fare la spesa. Abiword è sempre stata una piacevole eccezione; leggero, slegato dal concento di suite, completo delle funzioni realmente utili per la videoscrittura. Nel 2013 Abiword 3.0 venne rilasciato solo per Linux, non essendoci più volontari per lo sviluppo della versione per Windows (la versione per Mac era stata abbandonata anni prima per analoghe ragioni). Recentemente ho scoperto un fork di Abiword per Windows realizzato da Pascal Kuster. Non è allineato alla versione per Linux, ma consente di provare molte delle novità della versione 3.0 anche su Windows. Abiword è storicamente un programma con cicli di sviluppo lenti, costruzione modulare e una ponderata valutazione delle modifiche. Provando dunque Abiword 3.0 per Windows ho trovato una stretta continuità con le versioni 2.6 e 2.8 che ho utilizzato in passato.
A proposito, alcuni anni fa ad Abiword dedicai una breve guida intitolata Quaderno minimo per AbiWord. Credo sia ancora la più completa che si possa trovare in italiano (il che dice molte cose...). Se dovesse interessarvi la trovate qui.
Sì, lo so, oggi le stampanti virtuali PDF te le tirano dietro. Ma vent'anni fa non era affatto così e bisognava avere un portafogli ben fornito per buttarsi su Acrobat o un'indole masochista per lanciarsi nei meandri di PostScript. Pdf995 fu una piacevolissima sorpresa a cavallo del nuovo millennio, sia perché risolveva con pochi dollari (eventualmente anche zero) un problema molto sentito, sia perché lo faceva in maniera brillante con molte opzioni interessanti. Ed è sempre un piacere ritrovarlo al suo posto aggiornato quanto basta.
Non poteva mancare un grande classico di Trentanove - La Rete che verrà. Come già altre volte in passato ho voluto dare uno sguardo all'andamento dei download di OpenOffice 4.1.10 il cui rilascio è avvenuto lo scorso maggio. Ecco qualche annotazione veloce:
Bene, questo nonsense è arrivato a conclusione. Del resto con queste temperature non potevate aspettarvi di più ;) Alla prossima.