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Il questo numero 14 di Trentanove - La rete che verrà saluteremo un po' di tecnologie che ci stanno abbandonando. Lo faremo con un misto di nostalgia e gratitudine come è d'uopo per strumenti che hanno accompagnato la nostra esistenza virtuale; e che non sempre troveranno adeguati sostituti.
Attorno a metà degli anni duemila i feed RSS raggiunsero probabilmente l'apice del loro successo. Non c'era sito o servizio che non ne pubblicasse almeno uno con tanto di guide spicce e copia-incollate al seguito. FeedBurner cavalcò trionfalmente quella stagione diventando il punto di riferimento indiscusso per gli utenti smaliziati. Dirottare il proprio RSS su FeedBurner lo rendeva indipendente dalla piattaforma di origine e lo arricchiva di funzioni accessorie, dalla monetizzazione all'invio tramite email.
Di questo fenomeno si accorse anche Google che nel 2007 acquisì FeedBurner integrandolo nei suoi servizi. Poi però le cose cominciarono a cambiare. Gli entusiasmi si ridimensionarono e l'effettiva possibilità di trasformare gli RSS in un modello di business si infransero al nascere di nuove piattaforme più amichevoli e specializzate per la distribuzione di contenuti. Google fiutò l'aria e progressivamente smise di investire risorse in questa tecnologia. Nel 2013 con la chiusura di Google Reader divenne evidente che a Mountain View i feed erano decisamente passati di moda.
Ma FeedBurner restò in piedi, sorretto dai grandi numeri che si portava dietro e dalla fiducia che anche grandi colossi della rete vi avevano riposto. Lo sviluppo però finì su un binario morto tanto che negli ultimi dieci anni si è parlato di FeedBurner solo quando sono state rimosse alcune funzionalità. Tra il 2011 ed 2012 ad esempio furono ritirate le API pubbliche del servizio e venne rimosso il supporto ad AdSense.
In questi giorni FeedBurner sta avvisando i propri utenti di ulteriori cambiamenti al ribasso. A luglio 2021 con il passaggio ad una nuova infrastruttura, dal servizio verranno rimosse le funzionalità non strettamente legate ai feed, tra cui anche le iscrizioni tramite email. I feed in se resteranno attivi, ma non sarà più possibile utilizzare FeedBurner per notificare le novità agli iscritti tramite posta elettronica.
Per chi non lo sapesse anche Trentanove - La rete che verrà ha un feed su FeedBurner alternativo a quelli nativi di Blogger/BlogSpot. Se date un'occhiata alla pagina Info troverete anche una soluzione alternativa per ricevere in autonomia gli aggiornamenti nell'email tramite Blogtrottr.
Forse ricorderete che il numero zero di questa non-newsletter fu in gran parte dedicato allo spegnimento della rete 3G di Vodafone. In riferimento ai concorrenti avevo ipotizzato due scenari: l'adeguamento a ruota o l'uso del 3G per acquisire clienti in portabilità. Dei due scenari sembra per il momento prevalere il primo. La notizia non è recentissima, ma non ho avuto modo di riportarla nei numeri precedenti. Durante la presentazione del piano triennale 2021-2023, TIM ha a sua volta annunciato l'intenzione di dismettere la rete 3G per 2022. Secondo MondoMobileWeb il tutto potrebbe avvenire già entro l'anno per la concomitanza con lo scadere delle licenze di banda. Secondo la stessa fonte, è stata fissata al 2029 anche la possibile data di dismissione della vecchia rete 2G che al momento offre la maggiore copertura e fa spesso da backup alle più recenti reti 4G.
Nel numero 12 avevo brevemente parlato di Ghoper e di come prima del dominio del Web esistessero diversi servizi a contendersi l'arduo compito di dare forma alle risorse di Internet. Tra questi c'era anche FTP. La semplicità di questo protocollo e la facilità di implementazione lato server hanno consentito ad FTP di conservare un ruolo rilevante anche nella Internet moderna se non altro per il fatto di essere il canale predefinito dai webmaster per aggiornare un sito web.
A parte questi contesti di nicchia però, FTP è caduto progressivamente in disuso al punto che oggi è estremamente raro imbattersi in link a questo tipo di risorsa. Anche i browser, che in passato supportavano FTP a vari livelli, stanno prendendo atto della situazione. Nel recente Firefox 88 ad esempio, il supporto ad FTP è stato disabilitato. Temporaneamente può essere riabilitato portando a true la variabile network.ftp.enabled nell'editor di configurazione avanzato (about:config); ma nella versione 90 del browser il supporto ad FTP verrà rimosso.
Potrebbe suonare strana la scelta di rimuovere una funzionalità che pur di limitata utilità non sembrerebbe arrecare problemi. La questione però, come spesso accade, è più complessa. Lo sviluppo di FTP è sostanzialmente fermo ed il codice incluso in Firefox è quindi altrettanto datato e limitato nelle funzioni (non consente ad esempio il login sui siti FTP). Protocollo e codice obsoleti sono un potenziale rischio per gli utenti anche se al momento non sono note particolari criticità; da qui la scelta di rimuovere questa funzione.
Ovviamente la scelta di Mozilla non incide minimamente sulla condizione generale di FTP, dato che esistono da sempre programmi specializzati per questo protocollo a cominciare dallo storico Filezilla.
Di Firefox 88 segnalo anche l'isolamento dei dati della proprietà windows.name al solo sito di origine, evitando che il suo contenuto possa essere usato in cross-site per violare la privacy degli utenti. Il principio è simile a quello adottato con la Total Cookie Protection in Firefox 86.
Fermiamoci qui con la nostalgia :) Alla prossima!