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Internet ad energia solare; Gopher vs WWW; Firefox 87; Yahoo Answers chiude [39.12]

Parliamo di minimalismo e parsimonia. C'è questa vecchia serie TV, intitolata Home Improvement ed arrivata in Italia con il titolo di Quell'uragano di papà, che a suo modo rappresenta bene l'approccio degli Stati Uniti al problem solving. Il protagonista della serie, Tim Allen, prova a risolvere tutti gli inconvenienti domestici che fanno da sfondo alla serie cercando "più potenza" dai suoi attrezzi di lavoro. Se ci vedete delle analogie con la geopolitica statunitense, beh sappiate che non siete i soli. Ma qui parliamo di informatica e di reti per cui rifocalizziamo subito l'argomento. L'Internet delle origini era uno strumento estremamente parsimonioso, molti server erano disponibili agli utenti esterni solo per alcune ore del giorno ed era buona educazione scegliere sempre il mirror più prossimo per il download di un file. La posta elettronica non di rado viaggiava a singhiozzo sfruttando le tariffe telefoniche notturne. Anche nelle pagine web era considerata una bad practice l'inserimento di immagini in numero o in peso eccessivi. Le risorse erano poche ed era necessario il contributo di tutti per non saturarle. Poi però qualcosa deve essere andato storto...

Una internet ad energia solare

Secondo un report di Shift Project (qui su Wired i dettagli) Internet è diventata una realtà estremamente energivora tanto da assorbire il 7% dei consumi energetici globali ed essere responsabile del 4% delle emissioni serra. Dati peraltro in costante peggioramento. Come nella serie TV che citavo all'inizio, la risposta alla crescita di importanza di Internet è sempre stata affrontata con la soluzione più semplice, vale a dire immettendo più potenza nel sistema. Hard disk sempre più capienti, dorsali sempre più veloci, browser sempre più avidi di risorse, dispositivi sempre più performanti, connessioni sempre più capaci. E così la rete "quasi solo testo" degli inizi ha ceduto il passo ad una multimedialità sempre più pesante e gravosa.

Possono esistere approcci alternativi? Date un'occhiata al sito LOW-TECH MAGAZINE e preparatevi a mettere in discussione molte delle convinzioni che avete maturato negli anni in tema di tecnologia. In particolare del sito esiste anche una versione alternativa basata su un piccolo apparato domestico ed alimentata completamente ad energia solare. In questa versione tutto è ottimizzato per ridurre l'impatto energetico: l'hardware è a basso consumo; il codice del sito è di tipo statico in modo da evitare il continuo ricorso a script per rigenerare le pagine ad ogni visita; le immagini usano la tecnica della retinatura per restare leggere; l'impaginazione è snella e non carica font da remoto. Il risultato è notevole, una pagina ricca di informazioni si mantiene sui 500 KB di peso, perfettamente gestibile anche dalle connessioni più deficitarie. è persino messo in conto che il sito possa finire offline quando ad esempio il cielo coperto per diversi giorni impedisce di ricaricare efficacemente le batterie del piccolo server domestico.

Gopher, la via low-energy a Internet

Con la sola esclusione degli addetti ai lavori, oggi esiste una sovrapposizione semantica tra Internet e Web anche se a rigore il secondo è un sottoinsieme del primo. Quando nei primi anni '90 al CERN realizzarono il World Wide Web esistevano una serie di servizi alternativi che cercavano di mettere ordine nella crescente entropia della rete Internet. Uno di questi era Gopher, sviluppato presso l'Università del Minnesota e basato su un insieme di menù gerarchici che permettevano di ordinare porzioni della rete. Dopo una fase iniziale di grande interesse, la sua adozione si è rapidamente ridotta a vantaggio del Web. Esistono però ancora alcune centinaia di siti Gopher attivi che contengono alcuni milioni di selettori verso risorse della rete.

Gopher è molto lontano dal luccichio incessante del Web, si basa essenzialmente su pagine di testo da cui possono partire collegamenti ad altre risorse testuali o binarie. Tutto è gestito con un approccio minimalista, efficiente ed uniforme che funziona bene anche con basse risorse di calcolo sia lato server che lato client. E d'altro canto la sua stessa struttura pone al centro l'informazione e l'ordinamento proponendo una via differente al crescente rumore di fondo che ha invaso il Web. Per approfondire la questione c'è questo interessante articolo di Cameron Kaiser, curatore del progetto Overbite che fa da riferimento per la così detta gophersphere.

Firefox 87 con SmartBlock e nuova gestione dei referrer HTTP

Negli ultimi tempi ho parlato spesso delle novità introdotte da Firefox per migliorare la privacy degli utenti. Con la versione 87 hanno debuttato un paio di novità ulteriori che meriterebbero un approfondimento ma che per ragioni di tempo posso trattare solo in estrema sintesi:

Chiude anche Yahoo Answers

Chiudo con un'altra piccola nota triste per noi nostalgici dei tempi che furono. Dopo Groups, Yahoo ha annunciato l'imminente chiusura anche di Yahoo Answers, un servizio di domande e risposte nato nel 2005 e che per diversi anni ha rappresentato una comunità tra le più attive sul web. Nostalgie a parte, il servizio era ormai abbandonato a se stesso, specie nella versione italiana, con interazioni di qualità sempre più scadente, molto materiale discutibile ed una moderazione pressoché assente. Alla luce di questo stato di fatto, meglio chiudere tutto.

Per chi ancora frequentasse Yahoo Answers, a partire dal 21 aprile il sito passerà in sola lettura per essere poi spento il 4 maggio 2021. è prevista una procedura per esportare i propri dati ed i propri contenuti fino al 30 giugno.

E anche per oggi direi che tutto. Con l'auspicio di poterci sentire con maggiore regolarità nelle prossime settimane. A presto.