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L'invasione dei dark pattern; i download di OpenOffice 4.1.8; Firefox 83; Ruffle [39.05]

Girovaghiamo spensierati sul nostro sito di ecommerce preferito buttando l'occhio su qualche prodotto interessante. Per molti di questi è vistosamente indicata la consegna gratuita, cosa che specie per piccoli acquisti fa la differenza tra un buon affare ed una fregatura. Cediamo alle lusinghe e cominciamo ad accumulare pezzi nel carrello; non tutto ci serve davvero ma di tanto in tanto cedere alla tentazione è gratificante. Arriva il momento di pagare il conto, e chi sta dall'altra parte sa che il lavoro duro è stato già compiuto: difficilmente rinunceremo all'acquisto dopo più di un'ora spesa a scandagliare le pagine del sito ed a interrogarne il motore di ricerca interno. La partita è asimmetrica, e la piattaforma lo sa benissimo. E dunque anziché portarci direttamente alla pagina di pagamento ecco una tappa intermedia in cui ci viene generosamente proposto di sottoscrivere una formula "plus" dai molteplici vantaggi e dai non meglio precisati privilegi. E la nostra consegna gratuita che fine ha fatto? Esaminiamo meglio la pagina ed in un angolino un link ci permette di saltare oltre con un colpevole Rinuncio ai vantaggi di "plus". Approdiamo finalmente alla pagina dei pagamenti, ma anche qui le cose non filano lisce. Ci viene infatti addebitato un costo di consegna di cui in precedenza nessuno aveva fatto cenno. Che sia l'effetto della nostra rinuncia a far parte del club degli utenti "plus"? In realtà no, più semplicemente tra le varie modalità di consegna è stata abilitata di default quella a noi più sfavorevole che promette l'arrivo del pacco in un tempo più breve ma costa qualche euro in più. Dobbiamo dunque esaminare ancora in dettaglio la pagina per individuare l'unica modalità di consegna realmente gratuita, ben mimetizzata tra le altre e sovrastata da un altro pressante invito a sottoscrivere la formula "plus". Vi è familiare? Bene, allora avete già fatto la conoscenza di alcuni dark pattern nel commercio elettronico. Se vi interessa saperne di più, continuate a leggere.

Liberi di (non) scegliere

Proviamo a capire cosa è accaduto nell'aneddoto raccontato in apertura, che beninteso non si riferisce ad un ecommerce in particolare ma esprime situazioni abbastanza comuni.

Non esiste un elenco esaustivo dei dark pattern, anche perché se ne possono individuare diversi a seconda del contesto in cui ci si muove. Un elenco relativo soprattutto al commercio elettronico si può trovare sul sito darkpatterns.org/ che raccoglie anche un gran numero di esempi concreti.

Benvenuti al Roach Motel

Da qualche mese ormai si discute molto in rete sulle formule di abbonamento alle edizioni digitali di alcuni giornali. L'osservazione che molti riportano è che mentre l'iscrizione è semplice e rapida, la disdetta dell'abbonamento è spesso laboriosa e piena di ostacoli. Se ad esempio per sottoscrivere l'abbonamento basta compilare con i propri dati un modulo online, la disattivazione dello stesso non può essere fatta in autonomia ma richiede ad esempio di chiamare un numero telefonico o di inviare una PEC con tutti i disagi che ne conseguono. Anche questo dark pattern è ben codificato sotto l'esplicativo e leggermente disgustoso nome di Roach Motel. Una cosa del genere avviene da molti anni anche con un grande provider email italiano a cui ci si iscrive con il classico form online ma da cui si può uscire sono inviando una raccomandata con fotocopia dei propri documenti.

Breve inciso: se siete interessati ai temi dell'editoria nell'era digitale vi consiglio di seguire la newslettere Charlie settimanalmente curata da quelli de Il Post. Ne vale la pena (e si, è anche gratuita).

Tornando a noi, ho cercato finora di evitare di dare definizioni formali di dark pattern per evitare che l'astrazione allontani dalla concretezza. Ma non si può rimandare l'inevitabile. Insomma lo avrete capito quando si parla di dark pattern ci si riferisce a quelle interfacce utente che sono costruite per indurre l'utente a prendere una decisione diversa da quella che adotterebbe se tutte le informazioni fossero riportate in maniera corretta e con pari visibilità. Va da se che stabilire la liceità di un dark pattern non è facile anche per la complessità del quadro giuridico in cui si muove il commercio elettronico. Farsi una opinione personale su chi usa queste tecniche è invece molto più semplice ;).

Di OpenOffice 4.1.8, Firefox 83, Ruffle ed altre cose

Direi che per oggi può bastare. Alla prossima.