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20200110 [CdR] Firefox 72 blocca il fingerprinting, la scelta del motore di ricerca in Android, prossima fine del supporto di Chrome per Windows 7, la storia umana dietro a news.gmane.org [Condensati di Rete - 10 - 10.01.20]

Ho accumulato un po' di argomenti interessanti in questi giorni di inizio anno per cui forse questo decimo numero di Condensati di Rete sarà un po' più lungo del solito. Parleremo soprattutto di browser, ma anche delle regole europee che hanno imposto a Google di consentire la scelta del motore di ricerca su Android. E poi la storia molto umana di Lars Ingebrigtsen e della sua creatura Gname. Iniziamo dunque.

1. Firefox 72 blocca il fingerprinting

Mozilla ha rilasciato il 7 gennaio #Firefox 72.0. A dire il vero a poche ore di distanza è stata resa disponibile anche la versione 72.0.1 resasi necessaria per correggere un bug di sicurezza. Anche in questa versione Mozilla prosegue nel suo sforzo di tutelare la privacy dei suoi utenti arricchendo la funzione anti-tracciamento già attiva da qualche tempo. Firefox è ora in grado di bloccare il fingerprinting, una tecnologia di tracciamento delle abitudini degli utenti piuttosto subdola.

Il fingerprinting consiste nel costruire una sorta di impronta digitale di ogni utente sfruttando le molte informazioni che si possono ricavare dall'interrogazione del browser. La risoluzione dello schermo, la disponibilità di determinati font, la versione del sistema operativo, lo user agent del browser sono alcune delle informazioni che possono contribuire a creare una impronta del sistema facilmente tracciabile su internet. La varietà di caratteristiche dei nostri sistemi abbinata ad esempio ad una localizzazione basata su IP fa si che l'impronta digitale diventi facilmente univoca e identificabile.

Mentre il tracciamento tramite cookie si basa su un comportamento che l'utente può facilmente regolare, il fingerprinting è un processo del tutto passivo che richiede accortezze molto controintuitive. Firefox 72 ostacola questo pericolo per la #privacy bloccando le richieste che durante la navigazione arrivano da società note per usare questa tecnica. (-> Mozilla)

Sempre in Firefox 72 è attiva una nuova funzione che blocca le richieste indesiderate di notifiche. Questa funzione nata con le migliori intenzioni si è trasformata rapidamente in una forma di spam molto aggressiva e tutti i browser si stanno attrezzando per governare il fenomeno. La soluzione di Mozilla fa si che la richiesta di attivare le notifiche si attivi solo se l'utente interagisce attivamente con il sito, negli altri casi la si potrà richiamare attraverso una icona sulla barra degli indirizzi. (-> gHacks).

In Firefox 71 per Windows aveva debuttato la funzione Picture-in-Picture che permette di sganciare un video dalla pagina che lo contiene e mantenerlo in primo piano sul desktop anche cambiando scheda o applicazione. Già visto su Opera, ma comunque molto comodo. Nella versione 72 questa funzione è disponibile anche su #Linux e Mac.

2. Un Ballot Screen per Android

Nel 2010 per adeguarsi alle norme antitrust dell'Unione Europea, #Microsoft fu obbligata ad aggiungere in Windows la funzione 'Ballot Screen' che permetteva all'utente di scegliere il browser predefinito in una lista che comprendeva fino a 12 opzioni. Oggi Google si trova su #Android in una posizione monopolistica molto simile per quanto riguarda il motore di ricerca predefinito nel browser di sistema e nella barra di ricerca. Anche questa situazione ha richiesto l'intervento dell'antitrust europeo che si è pronunciato nel 2018.

Una delle misure che #Google intende adottare per adempiere alle richieste UE prevede la comparsa a partire dal primo marzo di una schermata di scelta per il provider di ricerca predefinito.

A far discutere però è anche la modalità con cui Google ha gestito questa situazione. Nella schermata di scelta infatti verranno proposti 3 motori di ricerca alternativi oltre a Google scelti sulla base di una gara commerciale periodica e su base nazionale. In altre parole saranno presenti solo le società che hanno offerto la cifra più alta per comparire nella schermata. Ecosia, un motore di ricerca che utilizza gran parte dei propri utili per piantare alberi in progetti di riforestazione, ha duramente contestato questo meccanismo sottolineando come penalizzi i progetti con finalità sociali a prescindere dal loro gradimento tra gli utenti. Per la cronaca in questa prima gara #Duckduckgo è riuscito a garantirsi una presenza in tutti i paesi previsti. (-> Search Engine Land, Ecosia, BBC)

3. I browser del futuro prossimo

Altre due segnalazioni per quanto riguarda l'argomento browser. La prima riguarda ancora Firefox che a partire dalla versione 74 prevista per marzo 2020 non supporterà più TLS 1.0 e TLS 1.1. Si tratta di due protocolli crittografici ritenuti ormai insicuri il cui uso sul web si è praticamente azzerato negli ultimi anni. (-> gHacks)

La seconda invece riguarda il supporto di Google Chrome a Windows 7 che si concluderà tra poco più di un anno a luglio 2021. Tra pochi giorni, il 14 gennaio, Microsoft concluderà la fase di supporto esteso a Windows 7 che da quale momento in poi non riceverà ulteriori aggiornamenti di sicurezza. Tuttavia Windows 7 è ancora molto diffuso tra gli utenti e Google quindi intende mantenere la compatibilità di #Chrome ancora per un certo periodo. (-> gHacks)

4. Il lato umano dietro a Gname Anche se è probabile che non ne abbiate mai sentito parlare, Gmane ha rappresentato una tappa molto importante nell'evoluzione del web. Questo servizio (semplificando un po' le cose) ha permesso di archiviare migliaia di mailing list in una struttura simile ai newsgroup e rendendone i contenuti facilmente accessibili sia tramite NNTP che sul web.

Nato nel 2001 su iniziativa di Lars Ingebrigtsen, Gmane è diventato un punto di riferimento prezioso per molte comunità online, specie per quelle nate attorno a #Linux ed al software libero. Nel 2016, dopo una ipotesi di chiusura, il sito è passato di mano tranne vhe per la parte gatawey NNTP (news.gmane.org) gestita ancora da Ingebrigtsen ma ospitata sui server della nuova proprietà. Ora proprio questo condizione sembra essersi incrinata ed il gatawey NNTP potrebbe smettere di funzionare bloccando quindi l'archiviazione di molte mailing list.

Tutta la vicenda, dai tratti molto umani, è ricostruita dallo stesso Lars Ingebrigtsen che sta cercando una soluzione a questa complicata situazione chiedendo anche il parere degli utenti. Lettura utile anche ai non addetti ai lavori che mostra i problemi, l'umanità e la fragilità che spesso si celano dietro una fredda interfaccia informatica. (-> LWN)