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20191229 [CdR] Da Diaspora* a Friendica, quattro passi nel fediverso [Condensati di Rete - 9 - 29.12.19]

Allora, dove eravamo rimasti? Era metà novembre e nell'ottavo numero di Condensati di Rete vi raccontavo tra le altre cose di piccoli aggiustamenti a questa rubrichetta. Poi è seguito un mese di silenzio interrotto solo da qualche segnalazione nel feed. Mi sembra giusto quindi ripartire anzitutto raccontandovi quello che è accaduto nel frattempo dato che ha strettamente a che fare con l'informatica e la rete.

Condensati di Rete nasce in uno spazio che con un neologismo è chiamato #fediverso. Esso comprende diverse piattaforme tecnologiche liberamente implementabili e dotate di protocolli di comunicazione reciproca che permettono -almeno in una certa misura- lo scambio di contenuti. Si tratta quindi di una sorta di federazione in cui progetti con finalità diverse si aprono reciprocamente data la necessità di creare massa critica. Il sito the-federation.info può aiutarvi a comprendere meglio di cosa sto parlando. Nel momento in cui scrivo il sito monitora 38 progetti distribuiti su oltre 6 mila nodi su cui sono ospitati più di 3 milioni di account. Questo spazio è detto appunto 'fediverso' (fediverse in inglese) ed è numericamente sovrastato da #Mastodon che da solo raggruppa i due terzi di tutti gli account (parlo di account e non di utenti perché specie su alcuni nodi la percentuale di bot è estremamente elevata). Mastodon è dedicato essenzialmente alla comunicazione breve in stile Twitter mentre per contenuti più articolati il network più popolato è quello di #Diaspora* con i suoi 700 mila account. Sul nodo Framasphere di questa rete è nato Condensati di Rete. Continuerò a segnalare anche su Diaspora* i nuovi articoli, ma a partire da questo nono numero la sede principale di questa piccola rubrica aperiodica si sposta sul network di #Friendica, gentilmente ospitata sul nodo di Libranet.de.

Friendica è di due ordini di grandezza più piccola di Diaspora* come numero di account e probabilmente la maturità del suo codice è ancora indietro, tuttavia ha delle funzioni interessanti che permettono di strutturare meglio il contenuto (categorie, tag, immagini, video) e di superare alcune grosse limitazioni di Diaspora*. Su quest'ultima piattaforma infatti non è ad esempio possibili aggiungere più di una immagine ad un post e non se ne può scegliere la posizione nel testo. Ancora più limitante è il non poter modificare un post dopo la sua pubblicazione con il risultato che anche la piccola distrazione ortografica è destinata a restare immutata a meno di non cancellare e ripubblicare tutto. Nessuna di queste limitazione è presente su Friendica che in più offre anche una maggiore apertura agli altri protocolli del fediverso ed un più ricco set di funzioni accessorie.

Nel caso del nodo Framasphere c'è poi un'ulteriore questione da prendere in considerazione. La non-profit francese Framasoft che gestisce il nodo ha pubblicato a settembre due post intitolati esplicitamente Déframasoftisons Internet! e Let’s De-frama-tify the Internet!. In questi due lunghi articoli viene preannunciata l'intenzione di chiudere ordinatamente molti dei servizi offerti tra cui anche Framasphere. L'intenzione è quella di procedere per gradi nel corso di un periodo abbastanza lungo guidando gli utenti alla migrazione verso altri nodi ed aspettando se necessario che le piattaforme sviluppino strumenti di migrazione adeguati. Ma a far riflettere sono soprattutto le motivazioni con cui Framasoft è arrivata a questa decisione. Attualmente l'organizzazione offre alcune decine di servizi diversi molti dei quali messi in piedi come alternativa libera ai prodotti di Google e delle altre grandi multinazionali della rete. Così facendo però la stessa Framasoft è diventata per alcuni utenti il centro unico della propria presenza online. E questo è esattamente ciò che Framasoft vorrebbe evitare. In altre parole Framasoft pensa di fare un passo indietro per consentire al fediverso di preservare meglio la propria natura decentrata in cui non esiste un unico custode delle identità digitali.

Framasphere è il secondo nodo per numero di account ed il primo per numero di account attivi sulla rete Diaspora*. Lo storico JoinDiaspora con oltre 300 mila account è da tempo chiuso alle nuove iscrizioni e conta meno di 2500 account attivi negli ultimi sei mesi. La conclusione che andrebbe probabilmente raggiunta in questo senso è che nel fediverso le logiche dei servizi commerciali spesso non funzionano ed è quindi meglio metter in conto una certa 'instabilità' della propria presenza online. Ma se così deve essere dunque, allora tanto vale spostarsi su un nodo Friendica le cui funzioni tecniche sono funzionali al tipo di contenuto che sto provando a realizzare.

Dunque riassumendo:

Non mi resta che salutarvi augurandovi un luminoso 2020. Ci si risente a gennaio.