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20191101 [CdR] Primi passi con Diaspora*, Firefox 70, ancora sui download di OpenOffice 4.1.7 ed altro [Condensati di Rete - 7 - 01/11/2019]

Orientarsi in #Diaspora*

Diaspora* è la piattaforma che ospita questi miei deliri digitali. Forse un giorno vi racconterò meglio di questa scelta, ma visto che mi è stato chiesto già un paio di volte vorrei oggi fornirvi alcuni criteri per orientarvi in questo social atipico. Non il solito post introduttivo, ma un resoconto di questi miei primi mesi su #Diaspora*. Il primo elemento che disorienta approcciando Diaspora* è l’assenza di un sito unico per registrasi. Nella logica del web distribuito infatti chiunque può installare su un proprio server il software Diaspora* e consentire agli utenti di creare un account su quel server. Ciascuna di queste installazioni prende il nome di 'istanza' o meglio 'pod'. In teoria tutti i pod sono sincronizzati e quindi gli utenti delle diverse istanze dovrebbero poter comunicare liberamente tra loro. Nei fatti però le cose non sono proprio così lineari. La scelta di un pod ha infatti delle conseguenze importanti sia in termini di affidabilità (intesa come garanzia che non chiuda dall’oggi al domani), stabilità e non ultimo platea. Ogni pod infatti tende a dare maggiore visibilità agli utenti attivi su quella istanza. Esistono pod di ogni genere, alcuni molto fedeli alla versione ufficiale del software Diaspora* altri maggiormente personalizzati. Alcuni indirizzati ad utenti di una certa lingua ed altri aperti a tutti. Alcuni tematici ed altri di libera discussione. In alcune istanze possono trovarsi decine di migliaia di utenti mentre in altre potrebbero contarsi sulla dita di una mano. Insomma la scelta del pod è una fase da non prendere sottogamba fermo restando che nessuno vieta di aprire account su pod diversi e vedere come va. Occorre dire che non esiste al momento un pod italiano di riferimento per notorietà o numero di iscritti. Anche il pod JoinDiaspora.com (oltre 300 mila iscritti) per molto tempo considerato l’emanazione più 'ufficiale' del progetto è da tempo chiuso ai nuovi utenti. Nel momento in cui scrivo il secondo pod per numero di utenti è diasp.org (95 mila iscritti) seguito da framasphere.org (70 mila). Su quest’ultimo è ricaduta la mia personalissima preferenza. Questi ed altri dati possono essere esaminati sul sito Poduptime che fornisce una lista molto estesa dei pod attivi. Nella scelta occorre tenere presente che mentre la maggior parte dei pod offre account gratuiti, alcuni prevedono un costo che aiuti a sostenere le spese per il server e la sua manutenzione. Se state approcciando per la prima volta a Diaspora* vi conviene probabilmente scegliere un account gratuito fermo restando che se l’ambiente sarà di vostro gradimento il modo migliore per garantirne la sopravvivenza sarà quello di sostenerlo anche economicamente ad esempio tramite una donazione. Tempo permettendo, tornerò a parlarvi di Diaspora* nei prossimi numeri di Condensati di Rete.

Firefox 70

Con il rilascio di #Firefox 70 arrivano in dote un bel po’ di novità. La più immediatamente visibile è il nuovo logo con il panda rosso che avvolge il globo in una forma più stilizzata. Ma le novità più importati riguardano la tutela della privacy. La prima denominata 'Social tracking protection' impedisce ai social network di tracciare gli utenti. Il suo funzionamento sul singolo sito può essere visualizzato cliccando sull’icona dello scudo a sinistra della barra degli indirizzi. Dalla stessa posizione è possibile disattivare la protezione in caso di problemi con le funzioni del sito. Andando invece in Menù > Protezione della privacy è possibile leggere le statistiche dei tracciamenti bloccati. A titolo di esempio nell’ultima settimana sul mio computer Firefox ha bloccato qualcosa come 2 mila elementi traccianti. La seconda novità è il passaggio definitivo a Firefox Lockwise per la gestione delle password. Vi si accede da Menù > Password e credenziali o digitando 'about:logins' nella barra degli indirizzi. Le nuove impostazioni potrebbero occasionalmente provocare problemi di accesso a Facebook. Per risolverli si può anzitutto installare la versione 70.0.1 rilasciata da poche ore e poi eventualmente seguire questa FAQ del supporto Mozila.

Altre segnalazioni in breve

Qualche tempo fa avevo parlato dell’andamento dei download di #OpenOffice 4.1.7. Apache ha ora aggiornato queste informazioni con un post sul blog ufficiale. Qui potete leggere l’originale mentre se preferite qui ne trovate una mia traduzione informale. In sintesi si parla di 1,6 milioni di download in un mese dal solo mirror ufficiale. A breve inoltre potrebbe arrivare un nuovo aggiornamento del ramo 4.1 denominato OpenOffice 4.1.8. In Italia si parla nuovamente di anonimato in rete, o più precisamente della proposta di eliminarlo obbligando i social network a richiedere un documento di identità all’iscrizione. è una proposta sbagliata a così tanti livelli che non mi basterebbero due giorni ad elencarli tutti. Per chi volesse approfondire c’è un articolo sulla versione in italiano di Wired a firma di Simone Cosimi ed un chiarificante video di Matteo Flora su Youtube. Google si appresta a rimuovere l’indicizzazione dei contenuti realizzati in Flash. Lo stesso supporto ufficiale di Adobe a questa tecnologia si esaurirà l’anno prossimo -> Disinformatico. #Twitter chiude alle pubblicità politiche. Le ragioni le spiega direttamente Jack Dorsey

Aggiustamenti in corso

Sto cercando una soluzione per rendere più semplice rintracciare i precedenti numeri di Condensati di Rete. La piattaforma Diaspora* infatti non prevede menù personalizzabili nel l’uso interno di tag e categorie. L’idea più banale che mi viene in mente è quella di creare un semplice file con l’elenco dei numeri ed il relativo link. Questo file verrebbe poi ospitato in un cloud e richiamato in coda ad ogni nuovo articolo. Soluzione alternativa sarebbe quella di duplicare gli articoli sul cloud o su #GitHub ma questa soluzione renderebbe più macchinoso il percorso di pubblicazione. Ovviamente se avete soluzioni ulteriori potete segnalarmele al solito indirizzo che trovate nelle righe finali di questo articolo. Prima che me lo chiediate, si un blog sarebbe decisamente più adatto per gestire CdR ma comporta una serie di complicazioni che vorrei evitare. Altra precisazione rivolta ai lettori. In chiusura di ogni articolo da qualche tempo ricordo che è possibile ricevere Condensati di Rete anche tramite email trasformando autonomamente il mio feed RSS pubblico in una sorta di newsletter tramite il servizio BlogTrotter. è una operazione che potete fare in assoluta autonomia e senza vincoli; tuttavia dato che nel mio account FramaSphere confluiscono anche segnalazioni e link vari c’è il rischio di ricevere più email al giorno. Per questo motivo se scegliete di usare questo strumento il mio consiglio è di impostare la frequenza delle notifiche di BlogTrottr su Daily digest in modo da ricevere non più di una mail al giorno.