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Superando una certa proverbiale pigrizia, la scorsa primavera ho portato un mio numero cellulare presso un operatore mobile virtuale sardo :). Mi piaceva l'offerta, la sua apparente chiarezza ma anche la solidità del marchio che è uno dei più longevi del panorama italiano. Tutto è filato liscio per soli sei mesi, poi è arrivato il classico SMS che annuncia una rimodulazione tariffaria dai contenuti -a voler essere gentili- decisamente peggiorativi. La mia offerta era decisamente basic, comprendeva infatti 60 minuti di chiamate e 2 GB di traffico dati a 2,5 euro al mese. Niente di trascendente quindi ma buono per lo scopo che mi prefissavo, vale a dire disporre di una connessione di backup a basso costo da usare in caso di necessità. E in effetti in questi mesi non ho mai utilizzato neppure metà dei servizi inclusi nella mia offerta. Poi a fine settembre arrivano le cattive notizie sotto forma di un eufemistico SMS il cui succo è sostanzialmente che a partire dal primo rinnovo di novembre la mia offerta avrebbe avuto un costo di quasi 4 euro (3,99 per la precisione) in cambio del quale avrei avuto 40 minuti in più di chiamate e addirittura 10 SMS!. Vi risparmio i dettagli, ma la sproporzione mi sembra evidente specie se pensate che passando ad altro operatore con un paio di euro in più si ottengono chiamate e messaggi illimitati e 50 GB di traffico dati. Un po' di riflessione attorno a questa piccola vicenda:
I primi numeri di Condensati di Rete sono stati realizzati in maniera molto disomogenea passando per editor differenti che spaziano dal Blocco Note di Windows fino a Writer. Pur nella precarietà di questa rubrica, sto ora provando ad dare un minimo di struttura al lavoro. Data la netta prevalenza dei contenuti testuali, sto in particolare provando alcuni editor a tutto schermo orientati alla scrittura immersiva. La mia prima scelta è caduta su FocusWriter, un programma opensource che avevo già provato in passato. La modalità a schermo intero può essere affiancata da una modalità in finestra che mostra la sola barra del titolo e la barra delle applicazioni di Windows. Questo permette un più semplice passaggio da una finestra all’altra nelle operazioni di copia-incolla. Per il resto è decisamente comodo il supporto per il controllo ortografico che permette di eliminare almeno gli errori di battitura più grossolani. Sono inclusi una serie di temi che permettono di personalizzare l’aspetto dell’interfaccia ed è possibile crearne di personalizzati in maniera molto intuitiva. Ad esempio questa parte di Condensati di Rete viene scritta con caratteri verdi a spaziatura fissa su uno sfondo nero in perfetto stile Matrix :)
Sono passate tre settimane dal rilascio di OpenOffice 4.1.7 di cui ho brevemente parlato anche nel precedente numero di Condensati di Rete. Ne ho approfittato per curiosare un po’ tra le statistiche del mirror ufficiale su SorceForge. OpenOffice 4.1.7 è stato scaricato quasi 1,3 milioni di volte con una media quindi di oltre 430 mila download a settimana ed una punta vicina al mezzo milione. La versione per Windows è largamente la più scaricata (almeno in base allo user agent degli utenti) con l’Italia al quinto posto assoluto tra la nazioni con circa 87.756 download. Questi i numeri, ma come interpretarli? Domanda effettivamente interessante e di non semplice risposta. Anzitutto è bene chiarire che i numeri di SourceForge sono un sottoinsieme del totale dal momento che OpenOffice può essere scaricato da molteplici altre fonti. In secondo luogo la copertura mediatica del rilascio è stata piuttosto debole specie in Italia. Sicuramente in passato si sono registrati numeri più elevati ma il contesto è molto cambiato nel frattempo ed è quindi molto difficile fare paragoni. Sarebbe invece interessante confrontare questi numeri con quelli di altri software alternativi come LibreOffice o OnlyOffice di cui però non sono riuscito a trovare dati organici
Concludo questo numero parlando di prossime novità in arrivo su Thunderbird. Come forse è noto il cliet email sta progressivamente migrando il proprio ecosistema di estensioni per cui molti dei componenti aggiuntivi oggi in uso smetteranno di funzionare se non completamente riscritti. Tra questi c’è anche Enigmail, un add-on che permette di integrare in Thunderbird la crittografia di GPG. Proprio per la particolarità di questa situazione il team di Thunderbird ha annunciato che in Thunderbird 78 l’integrazione con lo standard OpenPGP sarà gestita direttamente dal programma stesso. La versione 78 di Thunderbird è prevista per l’estate del 2020.