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Dopo una lunga assenza riprendo a scrivere in questo fine settembre qualcosa di più organico. Condensati di Rete riparte in una forma semplificata e priva -almeno per ora- della versione audio su Youtube. Nelle ultime settimane le mie attenzioni informatiche sono tornate sul grande classico dei programmi da ufficio, ed è a questo tema che sarà dedicato quasi completamente questo numero. In particolare parleremo:
Da utente della prima ora seguo sempre con interesse lo sviluppo di OpenOffice. Ed anche se i tempi d'oro di Sun Microsystem sono ormai lontani, OO rimane uno dei miei strumenti di lavoro preferiti. Da alcuni giorni il team che ne segue lo sviluppo ha rilasciato la versione 4.1.7 che viene chiaramente indicata come una release di manutenzione. Non ci sono quindi novità particolari sul fronte delle funzionalità ma arriva comunque un interessante aggiornamento. OpenOffice 4.1.7 supporta infatti AdoptOpenJDK vale a dire una implementazione Java alternativa a quella di Oracle che ovviamente resta comunque supportata. La decisione potrebbe essere legata ai recenti cambiamenti apportatati da Oracle al modello di sviluppo ed alle licenze di Java 8. Nel parla in dettaglio un articolo di HTML.it dello scorso luglio. Va comunque ricordato che Java è utilizzato per una parte marginale delle funzioni di OpenOffice (perlopiù in Base) e che quindi è possibile installare ed utilizzare il pacchetto software anche senza disporre di una implementazione Java installata. Link per il download.
Ho preparato e pubblicato alcuni giorni fa una breve guida per la sostituzione dei caratteri. Per molto tempo i prodotti Microsoft hanno utilizzato i font Arial, Time New Roman e Courier New come predefiniti nei documenti mentre in tempi più recenti c'è stato il passaggio in molti contesti al font Calibri. Mentre i primi tre tipi citati sono parte dei Core fonts for the Web e sotto certe condizioni sono quindi usabili gratuitamente, lo stesso non vale per Calibri. Sia per Arial, Time New Roman e Courier New che per Calibri esistono però dei font liberi sostitutivi che riprendono la stessa metrica. Sono particolarmente utili perché permettono di mantenere l'impaginazione di un documento anche se sul proprio computer non sono disponibili i font utilizzati dall'autore. Se siete interessati la guida è qui. In OpenOffice è peraltro possibile automatizzare questo processo di sostituzione andando in Strumenti > Opzioni e poi in OpenOffice > Tipi di carattere. Qui si deve abilitare la voce 'Applica tabella di sostituzione' e poi creare le regole necessarie.
Debbo dire di aver molto rivalutato Wordpad nelle sue implementazioni da Windows 7 in poi. Per chi ha bisogno di scrivere documenti non troppo complessi è uno strumento molto semplice oltre che leggero. Ha però ancora dei limiti che lo rendono poco utilizzabile nel momento in cui le esigenze dell'utente diventano un po' meno banali. A mio avviso aggiungendo a Wordpad un correttore ortografico, un gestore di tabelle e magari uno strumento per gestire intestazioni e pié di pagina si otterrebbe un wordprocessor molto più completo e probabilmente sufficiente per una gran parte dell'utenza non professionale. Fatto sta che di questi strumenti al momento non c'è traccia per cui chi desidera un programma di videoscrittura puro senza doversi tirare dietro il peso di una suite deve cercare altrove. Due sono le alternative che maggiormente mi hanno convinto.
Nell'ultimo numero della sua sempre ricca newsletter, Carola Frediani sintetizza con ironia alcune buone regole di sicurezza informatica. Vi riporto le prime tre mentre potete leggere tutte le altre qui e visto che ci siete potete anche sottoscrivere la newsletter :) (tranquilli, è gratuita!)
Non accettare richieste di amicizia alla cieca da la qualunque
Nessuno ti manderà mai dei soldi, mi spiace
Se non lo salvi, non diventerà un leak